

I campi elettromagnetici sono presenti ovunque nel nostro ambiente di vita e di lavoro. Esistono sorgenti naturali come lo stesso campo magnetico terrestre e il campo elettrico prodotto nell’atmosfera, in occasione di temporali.
Accanto alle sorgenti naturali, lo spettro elettromagnetico comprende anche campi generati da sorgenti artificiali. Negli ultimi decenni l’uso di tali sorgenti è aumentato considerevolmente, sia per la distribuzione dell’energia elettrica sia per lo sviluppo dei sistemi di telecomunicazione, con conseguente aumento dell’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici.
Per proteggere la popolazione e i lavoratori, dagli eventuali effetti biologici dell’esposizione ai campi elettromagnetici, sono stati sviluppati in ambiti nazionali e internazionali diversi tipi di linee guida basate sull’individuazione di valori da non superare.
Una delle caratteristiche principali di un campo elettromagnetico (CEM) è la sua frequenza che si misura in Hertz (Hz): campi con frequenza diversa interagiscono col corpo umano in modo diverso.
Alcune onde elettromagnetiche trasportano un’energia tale da essere in grado di rompere i legami tra molecole. I raggi gamma, i raggi cosmici ed i raggi X hanno questa proprietà e sono chiamati “radiazioni ionizzanti”. I campi elettromagnetici prodotti da sorgenti artificiali, ampiamente diffusi nel mondo industrializzato (elettricità, microonde e campi a radiofrequenza) si trovano nella regione dello spettro delle “radiazioni non ionizzanti (NIR)” quindi non sono in grado di rompere i legami chimici.
Campi elettrici esistono ovunque sia presente una carica elettrica, la sua intensità si misura in Volt al metro (V/m) e sono facilmente schermabili. Il campo elettrico prodotto da elettrodotti ad alta tensione sono attenuati dalle pareti, dagli edifici e dagli alberi; quando gli elettrodotti sono interrati, il campo elettrico in superficie è a malapena misurabile.
A differenza del campo elettrico, un campo magnetico si produce soltanto quando un apparecchio è acceso e circola della corrente elettrica, non è facilmente schermabile e si misura in ampere al metro (A/m); in genere, nella valutazione dei campi elettromagnetici, si usa un’altra grandezza a questa collegata, l’induzione magnetica che si misura in Tesla (T, o microtesla, μT).
Le sorgenti più comuni, cui le persone sono permanentemente esposte, sono quelli derivanti dai sistemi di generazione, trasmissione, distribuzione ed utilizzazione dell’energia elettrica a 50 Hz (elettrodotti, trasformatori, elettrodomestici, ecc.), dai sistemi di trazione ferroviaria e trasporto pubblico.
I campi magnetici a bassa frequenza provocano la circolazione di correnti all’interno del corpo. Se sufficientemente elevate, queste correnti possono provocare la stimolazione di nervi e muscoli o influenzare altri processi biologici.
Quando si vive o si vuole costruire vicino ad un elettrodotto ad alta tensione è necessario valutare la distanza di prima approssimazione (DPA) secondo la metodologia stabilita dal DM 29/05/2008 e misurare il suo campo elettromagnetico. I limiti di esposizione fissati dal DPCM 08/07/2003, per permanenze superiori alle 4 ore, sono 5000 V/m per il campo elettrico e 10 μT per l’induzione magnetica.
Le sorgenti che interessano le frequenze più elevate sono i sistemi di telecomunicazione (trasmettitori radiofonici e televisivi, ponti radio a microonde, stazioni radiobase per telefonia mobile, radar, ecc.).
Il riscaldamento è il principale effetto biologico dei campi elettromagnetici a radiofrequenza. Nei forni a microonde questa circostanza è sfruttata per riscaldare i cibi. I livelli dei campi a radiofrequenza ai quali la gente è normalmente esposta sono di gran lunga inferiori a quelli richiesti per produrre un riscaldamento significativo.
I limiti di esposizione fissati dal DPCM 08/07/2003, per permanenze superiori alle 4 ore, sono 6 V/m per il campo elettrico e 0,016 A/m per il campo magnetico.
Nell’ambito della valutazione dei rischi sul luogo di lavoro, il datore di lavoro valuta tutti i rischi per i lavoratori derivanti da campi elettromagnetici e, quando necessario, ne misura i livelli ai quali sono esposti i lavoratori ai sensi del titolo VIII Capo IV del D.Lgs. 81/08, modificato dal D.Lgs. 159/16.
Le date dei corsi presenti nel calendario si intendono come definitive e confermate.
Per maggiori informazione la nostra segreteria è disponibile telefonicamente e attraverso email dal lunedi al venerdi dalle 8.30 alle 17.30.
Corso | Date | Orari | Addetto Antincendio | Rischio Basso 19 Ottobre 2023 | 11.00-16.00 | Aggiornamento Antincendio | Rischio Basso 19 Ottobre 2023 | 14.00-16.00 | Addetto Primo Soccorso | Primo Soccorso 12 e 19 Ottobre 2023 | 9.00-18.00 e 14.00-18.00 | Aggiornamento Primo Soccorso | Agg. Primo Soccorso 19 Ottobre 2023 | 14.00-18.00 | RLS | 08, 15, 22, 29 Novembre 2023 | 9.00-18.00 | Aggiornamento RLS | Agg RLS (8 ore) 9 Ottobre 2023 | 09.00-18.00 | Preposto alla sicurezza | 8 Novembre 2023 | 09.00-18.00 | Dirigente per la sicurezza | 08 e 15 Novembre 2023 | 09.00-18.00 | Lavoratori | Agg. Lavoratori 09 Ottobre 2023 | 09.00-16.00 |
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